Scopri il primo museo italiano dedicato alla storia dell'Orologeria.
Il MOA nasce con lo scopo di salvaguardare l’antica arte orologiera e avvicinare il pubblico di ogni età ai suoi affascinanti misteri.
Dagli orologi solari fino ai primi esemplari da polso, il percorso espositivo conduce il visitatore attraverso i secoli, i segreti e i seducenti bagliori di un’arte senza tempo.
GENIUS LOCI
Pendola d’appoggio in bronzo dorato e patinato.
Francia, 1830 circa.
OCCHIO DI BUE
Orologio da tasca in argento con quadrante a doppia indicazione, firmato Thomas e William Hay.
Inghilterra, 1830 circa.
Riprenditi il
tuo tempo.
Un museo, una dimora antica, un piccolo scrigno di storia custodito tra le verdi montagne della Valsesia.
Il MOA sorge all’interno di una piccola casa storica, sita nel centro di Varallo a pochi passi dalla piazza principale e dalle vie più caratteristiche della città .
L’edificio risale al XVII secolo e si svela al visitatore nella disposizione assunta dopo la ristrutturazione del 1903. L’ultimo restauro del 2021 è stato incentrato sul ripristino degli elementi di pregio sopravvissuti, nonché alla conversione in spazio museale.
Dal 2022, ospita la collezione del Museo di Orologeria Antica.
Il MOA è vicino ad altri musei e luoghi di notevole importanza storica, come il Sacro Monte, patrimonio dell’UNESCO, e la seconda Pinacoteca del Piemonte per importanza. Inoltre si trova a soli 35 km da Alagna e altre località sciistiche rinomate della valle.
Meridiane, svegliarini a candela, clessidre: sono solo alcuni degli antenati degli orologi che tutti noi conosciamo, esempio di come l’Uomo abbia da sempre rincorso e cercato di dominare il Tempo.
Il vero principe dell’Orologeria, però, è l’orologio meccanico entrato stabilmente nella vita dei nostri antenati a partire dal XV secolo. Ma come si realizza un orologio di questo tipo? Sono gli strumenti a svelarcelo...
Un luogo di passaggio, una finestra su un tempo che non esiste più, un istante rubato a una giornata di lavoro del 1890, come se l’orologiaio si fosse appena allontano dal suo banco con l’intento di tornarci presto. Questo è quanto si incontra uscendo dalla prima sala: attrezzature, piccoli cassetti che svelano componenti di fornitura, lampade fioche e meccanismi in revisione.
Durante il XVIII secolo l’orologio è diventato ormai un fedele compagno dei nostri antenati, aiuto indispensabile per scandire e organizzare le proprie giornate. Pendole d’appoggio, da terra, orologi da tasca – talvolta preziosi come gioielli – ornano ambienti e dettano moda, fuori e dentro la dimensione domestica.
Un altro punto di passaggio e un altro frammento di un’epoca che non tornerà più si svela al nostro sguardo. Siamo nel 1930 e davanti a noi ci sono documenti, scatole e firme che ci parlano di precisione e ricercatezza. Le maison, i grandi marchi che ancora oggi fanno sognare collezionisti e appassionati, sono pronte a mostrare i loro piccoli capolavori.
Bronzo dorato e marmo, lo sfarzo che si contrappone alle prime timide produzioni industriali. Capolavori di raffinatezza da un lato, meccanismi semplici e indistruttibili dall’altro.
Questo è l’Ottocento, il secolo delle contraddizioni e delle sperimentazioni che porta l’orologio a diventare un bene accessibile per ogni classe sociale.
Dagli scintillii del XIX secolo si passa all’austera semplicità degli orologi industriali, scatole di legno dal cuore meccanico che si alternano alla nuda bellezza degli orologi da torre.
Siamo nel Novecento: noce, rovere e acciaio si mischiano senza timore all’oro degli orologi da polso più preziosi, tutti accompagnati dal buffo canto di un cucù in compensato.
OIGNON
Orologio da tasca con cassa in ottone dorato e quadrante a cartouches, firmato
Francia,1690 circa.
Orologi da torre, da appoggio, da tasca e da polso, tutti selezionati e integrati nel percorso espositivo dagli studiosi dell’AISOR – Associazione Italiana Studiosi di Orologeria.
AISOR – Associazione Italiana Studiosi di Orologeria – APS opera dal 2018 per la tutela e la diffusione del sapere orologiero. Tra i suoi soci sono annoverati alcuni dei maggiori esperti di orologeria antica in Italia.
Visita il sito dell’Associazione per saperne di più!